La sottoserie consente di ricostruire la storia professionale di Gellner. Le unità archivistiche corrispondono, pur con qualche imprecisione o disallineamento, agli incarichi professionali o comunque ai lavori che Gellner stesso ha individuato ed elencato nel regesto da lui stesso compilato. Esistono casi di lavori non registrati nel regesto, oppure di altri documentati nell’archivio da una sola unità archivistica ma disarticolati nel regesto in più numeri. Di tutte queste situazioni si è dato conto nelle note a ciascuna scheda.

La conformazione più comune delle unità archivistiche di questa sottoserie vede convivere nel medesimo insieme documentario elaborati grafici, carte e documenti estremamente vari (carte, materiali a stampa, fotografie, disegni ma anche oggetti, campioni di materiali etc.) raccolti in faldoni. A questi insiemi si è dato nella descrizione il nome generico di “dossier di documentazione”, mentre per la determinazione della consistenza del contenuto si è preferito utilizzare categorie abbastanza ampie, per non appesantire eccessivamente il testo delle schede. In questo contesto, quindi, sono stati computati come fotografie le stampe, i negativi, le diapositive, le prove di stampa ecarte; come disegni gli schizzi, le copie eliografiche piegate, i disegni su lucido ecarte; come documenti a stampa i ritagli e le pagine di giornale, i fascicoli di rivista, gli opuscoli e così via.

Tutti i documenti facenti capo a un lavoro sono contraddistinti da un acronimo. Anche in questo caso va però notato che l’attribuzione degli acronimi ai lavori non è stata negli anni esente da errori o ripensamenti e che si sono verificati casi di uno stesso acronimo attribuito a lavori diversi, oppure di cambio dell’acronimo in corso d’opera o ancora di articolazioni in sottocategorie rivelatesi alla prova dei fatti di ardua gestione. La prima nota di ogni scheda dà sempre indicazione degli acronimi attribuiti all’unità.