I documenti sono costituiti prevalentemente da stampe fotografiche di piccolo formato soprattutto 10 x 15 e fino a 20 x 26. Sulle fotografie si trovano i timbri dei maggiori studi dell’epoca, fra i quali: Osvaldo Böhm, Ferruzzi e Giacomelli a Venezia, Vajenti a Vicenza, Crimella a Milano, Sergio Perdomi a Trento, Fiorentini a Udine, Anderson a Roma, Alinari a Firenze. Molte fotografie recano il timbro delle Soprintendenze di Trieste e Venezia. Questo particolare dimostra che Ferdinando Forlati utilizza la fotografia soprattutto per documentare i propri restauri e non come strumento di lavoro nel vero senso della parola. Ben testimoniati sono i lavori condotti negli anni in cui Forlati è a capo delle soprintendenze di Trieste e di Venezia. Tre album sono dedicati esclusivamente al consolidamento della Torre degli Anziani a Padova (1938) e alla documentazione dei danni e delle distruzioni inflitti durante la seconda guerra mondiale ai monumenti di Padova, Vicenza, Bassano e altre città venete. Sei album di famiglia raccolgono le fotografie dei viaggi fatti da Ferdinando Forlati e Bruna Tamaro in occasioni private e professionali.