Nella seconda metà del Cinquecento, alcune immagini xilografiche “pubblicitarie” furono riproposte nelle rilegature dei registri amministrativi di vari uffici civici di Ravenna. Questa pratica riflette una strategia di appropriazione, resa possibile da immagini che, essendo stampate in multipli ed essendo esse stesse il prodotto di precedenti appropriazioni, invitano a un insolito grado di libertà interpretativa. Situate tra appropriazione e rielaborazione, consumo e creazione, queste dinamiche hanno una notevole somiglianza con i meccanismi che regolano la circolazione delle immagini sul web secoli dopo.