L'articolo riflette sul sistema MOSE, una serie di barriere mobili a protezione di Venezia, che ridefinisce il rapporto tra tecnologia, città e ambiente lagunare. Mettendo insieme pratica cinematografica, memoria collettiva e cambiamento climatico, l'articolo esplora il MOSE come pharmakon: una soluzione tecnologica e un dispositivo mediatico, invisibile nella vita quotidiana ma essenziale per prevenire le alluvioni.