Il progetto di Stefano Boeri a Bari del “bosco verticale” e battezzato “Verdemare”, per la B&T Costruzioni, sarà invece orizzontale: si prevedono otto piani in altezza con circa 130 appartamenti più 10 appartamenti di dimensioni superiori nelle testate dell’edificio e 6 alloggi con giardino privato.
Boeri sostiene che il valore aggiunto del progetto è la presenza di piante e alberi lungo le terrazze e le logge nel nuovo parco così a evocare il paesaggio delle “lame”, elemento naturale molto diffuso nel contesto pugliese.
L’intervento non è però esente da critiche; la prima domanda è il verde verticale è davvero sostenibile?
Il progetto ha finalità più vicine alla speculazione edilizia oppure è realmente innovativo in relazione all’ecologia e alla sostenibilità?
Le risorse idriche del luogo probabilmente non riusciranno a far fronte alle necessità dell’intervento se non interverrà una gestione virtuosa delle manutenzione del verde che alcuni prevedono costosissima.
Inoltre cemento, acciaio, asfalto guaine e resine previste nel progetto soddisferanno i protocolli di sostenibilità?