Il recente Decreto Ministeriale n. 77/2022 ha introdotto nuovi modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale, per risolvere le criticità emerse durante la scorsa emergenza sanitaria, tra cui la Casa della Comunità. Questo contributo riflette sul potenziale
ruolo urbano di queste nuove strutture, dove avviene un cambio di paradigma: da meri edifici che erogano servizi per la salute ad architetture civili comprendenti una significativa estensione delle prestazioni rivolte all’ambito sociale. Al fine di interpretare questa trasformazione, vengono esplorati
i concetti di centralità e luogo urbano a cui l’architettura delle Casa della Comunità contribuisce. Successivamente, si propone una metodologia per la progettazione alla scala urbana di queste strutture, le quali si inseriscono in un più ampio sistema per l’assistenza sanitaria e sociale nella città dove, oltre ai Luoghi e Centri per la Salute Comunitaria quale evoluzione del concetto di Casa della Comunità, si ipotizzano i Punti di Assistenza Sotto Casa, terminali ultimi dell’assistenza decentrata.