Questo editoriale esplora la percezione della distanza dei territori balca-nici nonostante la loro vicinanza geografica. Il processo di autodefinizione di questi territori, recentemente suddivisi, è analizzato come un arricchimento architettonico anziché un impove-rimento. La diversità architettonica è vista come sinonimo di scelta e li-bertà, testimoniando culture che si sovrappongono nel tempo. Gli articoli cercano di riportare l'attenzione agli studiosi su un contesto spesso mi-sconosciuto. Con questo numero la rivista FAM si propone di porre do-mande anziché fornire certezze, sottolineando l'importanza di continuare a esplorare e comprendere l'architettura dei Balcani