“The laboratory of the future” è il titolo scelto per la 18. Biennale di Architettura di Venezia scelto dalla curatrice Lesley Lokko per sensibilizzare il grande tema ambientale in relazione al futuro che a tale questione è inevitabilmente connesso.
La stessa mostra è stata interpretata come “un agente di cambiamento” all’urgenza delle de-carbonizzazione e sperimentazione “sul campo di un percorso per il raggiungimento della neutralità carbonica”.
Lesley Lokko si è inoltre concentrata sul tema importante della “decolonizzazione” in particolare della ricerca architettonica in Africa: si apre così un dibattito sulla necessità dell’architettura occidentale di lasciare spazio alle ricerche architettoniche dimenticate dal panorama internazionale e “imparare a imparare” da tradizioni architettoniche che hanno tanto da insegnare soprattutto in riferimento all’ecologia.
Da segnalare: il ritorno della Santa Sede in Biennale con un padiglione ispirato a Papa Francesco e al suo pensiero ecologico, e il progetto di David Adjaye di una “piramide meticcia” in legno.
Mario Coppola è architetto e professore All’Università di Napoli Federico II.