Maria Montessori, pedagogista, fu la prima donna che si laureò in medicina presso l’Università di Roma e da subito s’interessò al problema dell’educazione dei minorati. Autrice di testi considerati oggi pietre miliari nel campo dell’educazione e della pedagogia, ha creato il metodo Montessori applicato in apposite scuole in molti paesi e considerato uno dei principali esperimenti di “Scuola Nuova”. Nel 1898 fu incaricata del Ministro della Pubblica Istruzione, Guido Baccelli, di dirigere un corso di psichiatria in cui sorse la scuola magistrale ortofrenica rivolta alle maestre e, in seguito estese anche all’educazione dei fanciulli normali il suo metodo che fu applicato nella prima “Casa dei bambini” (1906), aperta a Roma nel quartiere di San Lorenzo. La “Casa dei bambini” (1906), nel quartiere di San Lorenzo non si trattava di una vera scuola e non utilizzava materiale didattico convenzionale, bensì si faceva uso di oggetti (già sperimentato in esperienze educative) che rispondevano all’interesse naturale dei bambini: “astrazioni materializzate” finalizzate allo sviluppo dei sensi, alla conoscenza dei numeri, dell’alfabeto e della lingua. Un ambiente strutturato con specifici arredi e spazi diventa un aspetto fondamentale del metodo educativo insieme alla natura intesa come esperienza diretta. In questo ambiente variegato il bambino è protagonista del suo apprendimento e sviluppa sentimenti di solidarietà, rispetto e coltivare bellezza e pace.
