Per i romani il Limes, il confine, non era solo un frontiera ma era una zona permeabile dove passavano persone e merci. Oggi i moderni concetti di inclusione, applicati al Design for All, s’ispirano all’idea di lime come spazio valicabile luogo della compresenza di caratteri ibridi o di persone con situazioni esistenziali diverse ma in grado di convivere all’interno di un ambiente comune che accoglie senza ghettizzare. Lo scopo del Design for All (DfA) è facilitare a tutti la partecipazione ad ogni aspetto della vita civile (Dichiarazione di Stoccolma dell’EIDD - Design for All Europe 2004). In Italia, l’eccezionale visibiltà ottenuta dal progetto per l’Autogrill Villoresi Est è stata lo spunto per la nascita di Archidiversity, gruppo di progetto che si basa sulla applicazione del modello DfA. Gli architetti dello studio Open Building Research hanno aderito alla piattaforma Archidiversity con il progetto del ristorante “Terrazza Triennale”: in questa occasione è stato attivato un progetto di condivisione con Total Tool per dotare il ristorante di un set di “Posate per Tutti”. Un’altro importante progetto è Smart Garden, un giardino a secco cablato per usi flessibili con sistemi di arredo modulari e ricostruzione di natura florovivaistica.