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Università in Sicilia ai tempi del Dm 270 = University in Sicily : perspectives following the ministerial decree n. 270 / Michelangelo Savino

Titolo
Università in Sicilia ai tempi del Dm 270 = University in Sicily : perspectives following the ministerial decree n. 270 / Michelangelo Savino
Anno
2012
Descrizione fisica
c. geogr.
Note
Contiene: Univeneto : una allenanza per lo sviluppo / Laura Fregolent
Abstract
L’articolo esamina il sistema universitario nella regione Sicilia, con i suoi quattro atenei (Catania, Messina, Palermo e, dal 2005, Enna), fortemente caratterizzato da bacini di utenza provenienti da un raggio d’azione circoscritto a livello regionale. La presenza delle università ha inciso molto sulle economie urbane, soprattutto in termini occupazionali per docenti, ricercatori e personale tecnico-amministrativo. A partire dagli anni ’90 il sistema si è sviluppato attraverso un processo di disseminazione sul territorio di nuove sedi universitarie, per accogliere, in genere, master e corsi triennali di laurea breve, e di consorzi universitari locali. Ma negli ultimi quattro anni questo processo di capillarizzazione della formazione a livello locale si è arrestato a causa di diversi fattori di debolezza propri del sistema universitario siciliano (l’aumento dei costi principalmente dovuto all’elevato numero dei contratti di insegnamento, il calo delle immatricolazioni, il mancato completamento dei cicli formativi, le precarie condizioni delle attività universitarie e l’assenza di servizi essenziali) e a causa della riorganizzazione e del ridimensionamento dei corsi di studio disposta dal Dm 270/2004. Pertanto anche gli interventi edilizi a livello locale sono stati poca cosa e non si sono attivati i processi di sviluppo locale e di riqualificazione urbana che hanno invece rivitalizzato altri contesti territoriali regionali. Ugualmente non si è concretizzata la realizzazione dei distretti tecnologici previsti dalla “Strategia regionale per l’innovazione 2007-2013”, promossa dalla regione. Altrettanto deboli appaiono oggi le attese relative al possibile coinvolgimento delle università nel progetto del Ponte sullo stretto di Messina, dato il suo incerto destino. Al di là di tutto questo, secondo l’autore le scarse relazioni delle università siciliane con il sistema produttivo e con il territorio sono dovute principalmente: da una parte allo scarso sviluppo della ricerca negli atenei siciliani e alla loro naturale vocazione verso settori a basso contenuto scientifico e innovativo e, dall’altra, alla debolezza del sistema economico siciliano. L’articolo è corredato da note e riferimenti bibliografici.
Lingua
Italiano | Inglese
Parte
N. 149 (2012), p. 24-30
ISSN
0042-1022