L’articolo esamina la ricerca svolta dal Diter, Dipartimento interateneo territorio del Politecnico di Torino, attraverso il Centro europeo di documentazione sulla pianificazione dei parchi naturali e del paesaggio (Ced-Ppn), sugli indicatori per la valutazione del paesaggio. La ricerca ha avuto come esito una classificazione per tipi di indicatori, fornendo per ciascuno un inquadramento sulle condizioni e i limiti di utilizzo, una serie di schede tecniche ed esempi di applicazione. Uno dei campi applicativi privilegiato dalla ricerca Diter è la Vas dei piani paesaggistici, territoriali e urbanistici. Il paesaggio è stato analizzato, secondo le seguenti categorie: profilo ecologico, profilo storico culturale, uso del territorio, percezione visuale e sociale e aspetti economici. Per ciascun profilo sono stati prescelti e schedati specifici indicatori, facendo riferimento al modello Dipsir, selezionati per il caso della Regione Piemonte. Sono stati quindi composti due set, uno a scala regionale e uno a scala locale, per i piani comunali. Il tema della valutazione del paesaggio è in pieno sviluppo a livello europeo, ma mentre alcuni paesi europei come Olanda, Germania e Gran Bretagna, hanno una solida base di conoscenza relativa al proprio paesaggio, in Italia si riscontra una carenza in questo senso. Per questo sarebbe da incrementare la formazione di banche dati sul paesaggio, magari appoggiandosi agli Osservatori del paesaggi regionali previsti dal Codice dei beni culturali e del paesaggio. Secondo l’autore non esistono indicatori universalmente validi per la valutazione del paesaggio, ma questi dipendono dagli obiettivi della valutazione e dai valori che al paesaggio attribuiscono le popolazioni. Seguono note di commento.