Contenuto in: La rigenerazione urbana a Belfast nell'Europa che guarda avanti, a cura di Claudia Trillo, Gabriella Esposito De Vita
Abstract
L’articolo propone una riflessione sulle principali funzioni che il settore pubblico assolve relativamente alla rigenerazione urbana in corso a Belfast. Il Masterplan urbano che individua Belfast come sito pilota per avviare una serie di interventi pubblico-privati di sistemazione urbanistica e di recupero edilizio nel centro da estendere a tutta la regione, si basa su tre P, Policy, Practice e Parnership. Il riferimento per le politiche (Policy) messe in campo a Belfast sono esempi di buone pratiche realizzate in tutto il mondo come modelli di crescita intelligente (smart growth): gli Stati Uniti, le attività della rete Eurocities, la letteratura di riferimento per il tema della riqualificazione dei siti contaminati (brownfield regeneration) in Europa. Le prassi operative (Practices) sono molto importanti per l’amministrazione comunale, in quanto progetti realizzati di qualità fanno guadagnare in credibilità di fronte a soggetti sociali ed economici, del settore pubblico e privato. La questione del consenso (Partnership) è un approccio necessario, soprattutto per una realtà come quella nordirlandese, caratterizzata da una spiccata frammentarietà della governance. Per la realizzazione dei progetti il governo cittadino, che sostiene l’importanza dell’urban design, si avvale della collaborazione del Royal institute of british architects (Riba) e del centro di progettazione urbana Place. Tra gli interventi realizzati in cui l’amministrazione comunale ha partecipato come partner importante l’autrice ricorda: il Waterfront hall (centro congressi e sala concerti), nell’ambito del più vasto risanamento dell’area abbandonata lungo il fiume Lagan, realizzato dalla Laganside corporation e integrato dalla realizzazione di residenze e spazi per il terziario; il Gasworks, per la bonifica di 12 ettari di terreni contaminati appartenenti all’ex fabbrica del gas da destinare a parco commerciale; e, ai margini della città, la realizzazione del primo punto vendita Ikea dell’Irlanda.