L'autore si propone di verificare se, a fronte degli intensi fenomeni di trasformazione sociale, urbana e territoriale che interessano la Cina contemporanea, corrispondano programmi e iniziative di fondazione di nuove città. Vengono quindi elencati ed analizzati i cinque criteri necessari a definire una nuova città: un progetto d'insieme, le relazioni geografiche e dimensionali rispetto agli insediamenti esistenti, la presenza di tutte le principali componenti funzionali che rendono tale una città, una soglia minima di popolazione insediata, la realizzazione del progetto. L'autore passa poi ad indagare le ragioni e le vicende storiche che hanno portato alla costruzione di nuovi insediamenti urbani in Cina, in particolare basate su questi tre fattori concomitanti: la modernizzazione industriale, l'intenso sviluppo demografico e urbano, la formazione di poli per la ricerca e l'innovazione. Vengono portati come esempi il Masterplan per Shanghai (1999-2020) e il piano di sviluppo denominato One city, nine towns development plan, che prevede un sistema gerarchico costituito da una città centrale orientata al settore dei servizi e nove nuove città-satellite, decentrate amministrativamente. A Pechino la costruzione di nuove città è legata alla formazione di poli per la ricerca scientifica e tecnologica, e si prevede la realizzazione di tredici città satelliti destinate allo sviluppo scientifico e tecnologico e ad attrarre investimenti stranieri. Anche ragioni di sostenibilità ambientale sono alla base di progetti di nuove città, come ad esempio Dongtan ecocity, che si propone come la prima città-territorio autosostenibile al mondo, da un punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico. Altri esempi di ecocity sono Tangye new town progettata da Arup, e Tianjin eco-city, il cui sito sfavorevole per scarsità di risorse naturali e fragilità del sistema ecologico è stato scelto appositamente per predisporre un modello di risposte al problema dell'urbanizzazione. Le nuove città sono costruite, per struttura urbanistica e architettonica, secondo lo stile occidentale, anche nei sobborghi, al fine di attrarre i ceti privilegiati verso le zone periferiche e stimolare gli investimenti internazionali. Articolo corredato da apparato cartografico e da note esplicative e bibliografiche.
