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Mediazione politica vs mediazione disciplinare = Political mediation vs disciplinary mediation / Pierluigi Properzi

Titolo
Mediazione politica vs mediazione disciplinare = Political mediation vs disciplinary mediation / Pierluigi Properzi
Anno
2011
Abstract
L’articolo analizza l’evoluzione della disciplina urbanistica in Italia, tema principale sul quale si è incentrato il dibattito svoltosi nel XXVII congresso Inu. Secondo l’autore, dal ruolo di mediazione tecnico-scientifica e culturale, tra gli urbanisti da un lato e le trasformazioni delle città dall’altro, l’urbanistica è passata a svolgere un ruolo subordinato alla politica, aderendo ideologicamente alla politica della sinistra riformista a partire dagli anni Settanta. Vengono quindi esaminati i nodi critici dell’urbanistica italiana, come la permanenza di obiettivi disciplinari superati, quali la lotta alla rendita di posizione, la prevalenza dei temi urbanistico-fondiari su quelli del governo del territorio, la subordinazione dei processi di piano alle rigide partizioni istituzionali, la sottovalutazione degli aspetti gestionali e operativi della pianificazione e, infine, l’assenza di un modello sociale di sviluppo. L’autore avanza poi alcune proposte per il dibattito, tra le quali quella di operare su tre livelli: quello delle alleanze tra gli attori per il governo del territorio; quello del progetto culturale; quello della mediazione sociale a carico della disciplina. Infine l’autore traccia alcune possibili linee di evoluzione disciplinare, al fine di avere meno urbanistica e più governo del territorio, meno lotta ideologica alla rendita di posizione e più capacità di attingere a finanziamenti privati, attraverso valutazioni, perequazioni, compensazioni, maggiori aperture alle competenze delle scienze della terra nel costruire i quadri conoscitivi e nei processi di valutazione. Concludendo, l’autore auspica un nuovo ruolo e nuovi obiettivi anche per l’Inu, affinché l’urbanistica sia parte essenziale della ridefinizione del “progetto paese” e nel quale non sia secondario il ruolo attivo e riconoscibile degli urbanisti.
Lingua
Italiano | Inglese
Parte
N. 148 (2011), p. 4-8
ISSN
0042-1022