Contenuto in: La sfida del Piano paesaggistico per una nuova idea di sviluppo sociale sostenibile, a cura di Mariavaleri Mininni.
Abstract
L’autore esprime alcune considerazioni di carattere politico-culturale relative al Piano paesaggistico territoriale regionale della Puglia. Il rinnovamento della classe politica che la Puglia ha conosciuto in questi ultimi anni spiegherebbe in parte la portata innovativa del suo Pptr. Ma alla base dell'impostazione di fondo del piano pugliese ci starebbero motivazioni di carattere culturale, tra cui l'orgoglio identitario di una cultura territoriale e rurale mediterranea, non più subalterna ai valori e ai modelli territoriali e paesistici del nord. Paradossalmente oggi l'"arretratezza" di quei territori che hanno saputo resistere ai processi di modernizzazione si è trasformata in un vantaggio e in un'opportunità per attivare nuovi e più efficaci modelli di sviluppo sostenibile. In questo senso il Pptr della Regione Puglia assume un valore che va oltre i confini regionali, ma diventa un metodo ripetibile in altri contesti, come ad esempio quello ligure. Di particolare interesse è la capacità di questo piano di integrare le due fasi principali di ogni piano: la produzione sociale del piano e la produzione sociale del paesaggio, attraverso diversi strumenti di partecipazione e governance.