Urbanistica e conoscenza del valore ambientale hanno avuto una caduta d'interesse persino nelle facoltà di architettura e occupano oggi un posto marginale nella formazione degli studenti. Alla luce di questa considerazione l'autrice esamina il contesto in cui si è sviluppata l'esclusione di uno spazio urbano organico dai modelli insediativi esistenti della città diffusa. Per risalire la china del degrado un compito fondamentale spetta alle università, che dovrebbero valorizzare maggiormente il contributo formativo dell'insegnamento dell'urbanistica per i futuri architetti.