L'articolo analizza le trasformazioni del paesaggio del Comune di Rimini relative agli ultimi 50 anni e presenta i risultati dell'indagine svolta, mediante l'analisi e il confronto diacronico di 3 carte del suolo generate in ambiente GIS, quella del 1955, del 1976 e del 2003. I risultati dimostrano che in quell'arco temporale si sono verificati localmente rilevanti cambiamenti socioeconomici e grandi trasformazioni del territorio, sia riguardo al comparto agricolo che alle aree urbanizzate. Se nel 1955 la matrice del paesaggio si presentava sostanzialmente agricola e poco urbanizzata, dal 1955 al 1976 le zone agricole eterogenee sono sostituite da colture monospecifiche e il tessuto urbano raddoppia la sua estensione e si incrementa la costruzione delle infrastrutture. Nel periodo 1955-2003 le maggiori trasformazioni riguardano le zone agricole eterogenee, che dal 1955 al 2003 passano dal 68 per cento al 7 per cento dell'intero territorio, per far spazio a seminativi, colture permanenti, tessuti urbani, insediamenti industriali e infrastrutture di trasporto. L'analisi di queste trasformazioni del paesaggio dimostra la perdita dei suoi caratteri originari, la progressiva artificializzazione di porzioni sempre più ampie di territorio e una scarsa attenzione degli strumenti urbanistici verso le funzioni ecosistemiche e l'uso compatibile del territorio. L'autore auspica che la valutazione dei risultati dell'analisi effettuata possa fungere da possibile indirizzo di tutela nella pianificazione delle trasformazioni future e a suppurto di leggi e regolamenti vigenti. L'articolo è corredato da schemi metodologici, indici di analisi e da un ampio apparato di riferimenti bibliografici