Per la Royal Academy, Norman Foster recupera uno spazio espositivo pressoche' inutilizzato perche' difficilmente accessibile. Un nuovo accesso e' ricavato da un maxi-cavedio abbandonato che accoglie la nuova scala e il nuovo ascensore: uno spazio immerso in una luce diffusa proveniente dall'alto. Le nuove gallerie, con volte a botte dalla cui sommita' proviene la luce controllata da feritoie mobili, sono spazi pieni di calma.