Per Vittorio Gregotti, che sviluppa una serie di riflessioni su avanguardia e postmoderno a partire dalla celebre opera di Peter Burger "Teoria dell'avanguardia", la nostra migliore azione riformatrice di architetti non puo' essere molto di piu' di "una resistenza precaria non tanto nei confronti del caos metropolitano quanto di fronte all'epidemia del consenso".