Kroll sottolinea, tra le cause del "fallimento dell'urbanistica", la mancanza di dialogo con l'utenza. Egli individua due strade per coinvolgerla: una passiva, consistente nella creazione di osservatori sociologico-demografici; l'altra attiva che conduce ad un "progetto sociale" attraverso un intervento diretto degli interessati, che formulano domande e partecipano a proposte.