La crisi del mestiere dell'architetto porta l'autore a confrontare l'Italia con i principali paesi europei (Francia, Inghilterra, Germania). L'apertura delle frontiere europee, se da un lato facilitera' lo scambio di esperienze e la mobilita' dei professionisti, dall'altro richiedera' un miglioramento delle strutture professionali italiane, piu' arretrate rispetto a quelle straniere.