Guardando Praga, collage millenario di frammenti eterogenei e pluristratificati, nell'epoca della Secessione praghese e del cubismo cecoslovacco, Gravagnuolo vede nella predisposizione alle metamorfosi linguistiche il tratto comune ai diversi architetti della citta' di Kafka. Qui, Villa Muller, con gli interni caratterizzati dalla perfezione del Raumplan, e Villa Winternitz, realizzate da Loos al tramonto della sua esistenza, assumono quasi il senso di un testamento spirituale.