Gianfranco Spagnesi, partendo dall'osservazione che nella premessa della Carta di Venezia sono contenute quattro parole - monumento, salvaguardia, conservazione, restauro - che possono creare equivoci, afferma che "ogni intervento sul costruito, su tutto il costruito, sul territorio, dovra' essere il prodotto di un progetto guidato dal risultato della ricerca storica" e proporsi come un'ulteriore fase del nuovo processo di trasformazione.