Le carenze e i guasti che si riscontrano nell'assetto insediativo non sono dovuti solo alla perversa gestione dei piani; il male ha la sua radice nell'astrattezza degli strumenti concettuali della pianificazione, in particolar modo nei concetti di "zona omogenea" e di "standard". Due i rimedi: costruire il piano sulla base di obiettivi contestuali; far assumere al piano una forma "operativa", non "regolamentare".