Un'occasione per riqualificare un quartiere della prima periferia modenese: l'edificio nasce a somiglianza di un grande blocco di colombino (marmo dell'Appennino tosco-emiliano), emerso dal suolo; un monolito scolpito, scavato, inciso. Due precisi percorsi porticati ortogonali caratterizzano l'edificio, determinando i rapporti con gli spazi circostanti e stimolando la loro sistemazione complessiva.