L'analisi dello sviluppo urbano di alcune citta' italiane del Rinascimento - la Firenze di Lorenzo il Magnifico, la Roma di Leone X e Venezia tra quattordicesimo e sedicesimo secolo - offre lo spunto per affrontare alcune questioni: l'esistenza di modi riconoscibili di usare la citta' a fini politici, nel periodo che vede affermarsi Signorie territoriali ed esperimenti assolutisti; in che modo si riflettono tali strategie nel contesto delle superstiti Repubbliche oligarchiche.