Non è argomento nuovo e non ha bisogno di idee rivoluzionarie, sistemi costruttivi di confine o “prove d’autore”. L’housing sociale esige, a monte, la soluzione di questioni complesse e stratificate. E risorse adeguate / Riccardo Roda
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Non è argomento nuovo e non ha bisogno di idee rivoluzionarie, sistemi costruttivi di confine o “prove d’autore”. L’housing sociale esige, a monte, la soluzione di questioni complesse e stratificate. E risorse adeguate / Riccardo Roda
L’housing sociale è tema ampiamente affrontato e dibattuto, ma non di nuova nascita. Contraddittoria, apparentemente, la nuova emergenza abitativa con il forte incremento della produzione di nuove case e delle compravendite che hanno caratterizzato il mercato immobiliare fino al 2000. In realtà si è assistito nell’ultimo decennio ad un aumento del divario tra chi può accedere alla seconda casa e chi non riesce invece ad accedere alla prima. Diverse le cause del bisogno abitativo: la crescita del numero delle famiglie, la riduzione della dimensione del nucleo famigliare, i flussi immigratori; questo non risulta supportato dalla produzione che ha assecondato i bisogni e le aspettative di ceti privilegiati. La soluzione innovativa di un problema sociale non di nuova apparizione non può essere solo delle facciate esterne e della sostenibilità energetica, ma deve avere un doppio registro di intervento, con operazioni edilizie affiancate da operazioni di scala maggiore e la dotazione di risorse economiche e finanziarie adeguate.L’articolo contiene inoltre statistiche o dati di mercato