Costruite dopo la realizzazione della cinta daziaria di Torino del 1853, le caserme Giovanni Cavalli e Alfonso Lamarmora sono edificate in un'area già destinata ai servizi, con il Mercato del bestiame e il Mattatoio civico e, nel caso della caserma Lamarmora, riutilizzando fabbricati preesistenti. La dialettica con lo sviluppo della città viene mantenuta in considerazione della sistemazione viaria necessaria agli scopi civili.