Storia archivistica
Il concorso fu bandito dagli Ospedali civili riuniti il 20 maggio 1963, con termine di consegna il 20 agosto; la commissione giudicatrice era costituita da Carlo Ottolenghi, Ignazio Muner, Bruno Raccanelli, Aldo Rinaldo, Giovanni Favaretto Fisca, Antonino Canalis, Giuseppe Samonà, Luigi Pavanello, Carlo Scarpa, Edoardo Gellner, Sergio Bettini, Pietro Torta, Giuseppe Mazzariol, Luigi Piccinato, Saladino Cramarossa, Giuseppe Creazza; i lavori della commissione si conclusero il 15 settembre e furono sanciti dalla deliberazione del consiglio di amministrazione degli Ospedali civili riuniti del 18 settembre 1963: il primo premio non fu assegnato, mentre il secondo e terzo premio furono attribuiti ex aequo ai progetti "Tadzio" e "Ospedali civili riuniti"; inoltre, fu segnalato con particolare menzione il progetto "La montagna incantata" e fu riconosciuto un contributo spese agli elaborati "Tre archi", "Giano4", "Degenze-degenze, servizi-servizi"; i concorrenti contrassegnati dai motti "Valve", "Ed è subito sera", "Chi ha la sanità è ricco e non lo sa", e "yyy" conservarono l'anonimato garantito dal bando di concorso ai non premiati (cfr. busta 5/23). Il 14 marzo 1964 venne inaugurata nell'Ala napoleonica di Palazzo reale la mostra dei progetti partecipanti al concorso, allestita dall'architetto Umberto Franzoi (cfr. busta 37/9/A-B).
Segnatura attuale
Ospedale-fas/N