Note
Prezioso per datare e contestualizzare diversi documenti presenti in archivio il Curriculum redatto da Palanti nel 1942 e collocato alla segnatura 41.
Storia archivistica
Giancarlo Palanti nasce a Milano il 26 ottobre 1906; il nonno era Carlo Romussi, deputato radicale, direttore de Il Secolo; il padre Giuseppe era noto pittore e decoratore, professore all'accademia di Brera, lo zio Mario noto architetto, attivo in Argentina e poi nuovamente in Italia, inventore di un metodo costruttivo che ottiene il brevetto internazionale. Giancarlo Palanti si laurea in architettura civile alla Regia Scuola di Ingegneria di Milano (poi Politecnico) il 24 settembre 1929 e si abilita all'esercizio della professione il 21 aprile 1930. Nel 1931 apre uno studio con Franco Albini e Renato Camus nella sua casa di via Panizza a Milano. Tra il 1936 e il 1942 svolge attività didattica al Politecnico in qualità di assistente incaricato di composizione architettonica. È redattore per Domus e Casabella, rivista della quale Palanti condivide la temperie culturale, essendo legato in modo particolare alla figura di Giuseppe Pagano. Nel 1946 lascia l'Italia per trasferirsi a San Paolo del Brasile. Come straniero non poteva firmare i suoi progetti; si avvalse quindi della collaborazione di professionisti già attivi a San Paolo, coi quali continuò a collaborare anche dopo che ottenne la cittadinanza nel 1953: collabora per alcuni anni con Lina Bo Bardi, occupandosi anche di progettazione d’interni, poi con l'architetto brasiliano Henrique Ephrim Mindlin, con il quale partecipa nel 1957 al concorso per la nuova capitale Brasilia, classificandosi al quinto posto. Dal 1966 lavora da solo realizzando numerosi progetti a San Paolo, dove muore il 30 settembre 1977. L'archivio raccoglie disegni prodotti nell'ambito di esercitazioni universitarie e progetti e committenze degli anni dal 1937 al 1949, dei quali solo in parte si ha riscontro dal curriculum. L'archivio comprende un'interessante raccolta di documentazione sulla Resistenza, che attesta il suo orientamento politico e l'impegno fattivo contro le leggi razziali nel Comitato provvisorio architetti, costituito con Bottoni, Peressutti, Rogers, Mantovani il 28 luglio 1943. Non è presente invece documentazione dei numerosi progetti di allestimenti per la Triennale e di altre importanti realizzazioni, spesso in collaborazione con Albini e Camus, dei quali si ha riscontro nel fondo archivistico solo dal curriculum e dalla presenza di alcuni attestati di partecipazione, oltre che da fonti bibliografiche esterne.
Soggetto conservatore
Soggetto conservatore
Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti
Segnatura attuale
Palanti