Descrizione del contenuto
I documenti del fondo archivistico Paolo Mezzanotte, nell'ampio arco cronologico dai primi del 900 fino agli anni 60, rappresentano uno spaccato della sua ricca e composita esperienza umana e professionale. La parte documentale pervenuta con il secondo versamento, oltre a circostanziare l'attività professionale di architetto testimoniata dagli oltre quattromila disegni presenti nel fondo, testimonia la solidità dei legami familiari nella corrispondenza con la moglie Minia; la stima e il riconoscimento delle qualità di artista, di scrittore e di storico nei numerosi attestati e diplomi, il riconoscimento dell'integrità personale e professionale nell'attribuzione dei numerosi importanti incarichi onorari. L'archivio di Paolo Mezzanotte comprende un sub fondo intestato al fratello Vittorio, ingegnere. Sono qui compresi alcuni progetti nei quali risulta solo il suo nome, nonché la corrispondenza personale.
Storia archivistica
Paolo Mezzanotte nasce a Milano il 25 aprile 1878 dal padre Antonio, notaio, e da Elisa Marazza. Dal 1875 svolge attività di formazione all’architettura pratica presso il Regio istituto tecnico superiore (poi Politecnico). Laureatosi in ingegneria civile nel 1900, nel 1913 ottiene la libera docenza; nel 1928 gli viene riconosciuto il titolo di architetto per i titoli acquisiti da costruttore: nel 1902 aveva già realizzato l’Ospedale di Cittiglio e nel 1905 quello di Luino, oltre a case private a Milano e monumenti funerari al Cimitero Monumentale di Milano e in altre città.
Per un anno Mezzanotte frequenta a Brera la scuola di Gaetano Moretti distinguendosi per il suo talento pittorico, sulle orme della tradizione impressionistica lombarda. Partecipa a numerose esposizioni internazionali, come la Biennale di Venezia dal 1920 al 1932, ma espone anche a Firenze, Roma, Atene, Brighton, Tokio, Parigi, nel 1937 alla mostra d'incisione nei paesi balcanici. Apprende anche l'arte incisoria dedicandovisi tra il 1910 e il 1950; 41 stampe sono conservate nel fondo Bertarelli al Castello sforzesco di Milano, frutto di due donazioni realizzate direttamente dall'autore. Combatte nella Prima Guerra mondiale sul fronte orientale. Dopo la guerra si dedica all’attività di architetto, con Enrico Agostino Griffini, del quale era cognato oltre che collega di insegnamento, e da solo. Realizza importanti interventi di restauro su edifici religiosi, quale il recupero della facciata di San Giovanni alle Case Rotte sul fianco di Santa Maria Segreta, o il rifacimento della facciata della chiesa dei Cappuccini, sempre a Milano; realizza anche edifici pubblici e di civile abitazione, ma è celebre soprattutto per aver progettato il Palazzo della Borsa, che da lui prende il nome. Riveste inoltre numerosi incarichi pubblici ed è spesso presente in varie commissioni edilizie.
Il primo progetto datato presente in archivio risale al 1902 e riguarda l'Ospedale di Cittiglio. L'ultimo, datato 1960, è il progetto di uno stabile ad uso tipografia; si consideri però che 67 delle 146 unità archivistiche, oltre ai 75 disegni che sono stati accorpati nell'unità "Disegni non identificati", non presentano elementi per una datazione. In occasione di un secondo versamento si sono aggiunti alla documentazione già catalogata ulteriori disegni riferiti a progetti già schedati, ma anche ad altri progetti prima non attestati, oltre a una ricca raccolta epistolare. Quest’ultima documenta gli anni della vita militare, i rapporti con le maestranze nel corso dello svolgimento della sua attività professionale, e testimonia la sua attività di studioso e scrittore di storia dell’arte, dove protagonista assoluta è Milano, come testimonia spesso la sua attività di scrittore: oltre a un importante studio sul Cagnola, pubblicato in Architettura e arti decorative nel 1927-28, nel 1948 con Giacomo Bascapè scrive "Milano nell’arte e nella storia" (aggiornata dal figlio Gianni nel 1968); un altro ampio saggio sull’architettura milanese della seconda metà dell’Ottocento per Treccani; "Itinerari sentimentali per le contrade di Milano", edito nel 1954-58. Mezzanotte muore a Romanò di Inverigo (Como) il 9 ottobre 1969.
Modalità di acquisizione
Donazione
Data di acquisizione
7 aprile 2016. Secondo versamento 2021
Soggetto conservatore
Soggetto conservatore
Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti
Segnatura attuale
Mezzanotte