Descrizione del contenuto
Il fondo testimonia l'attività professionale dell'architetto paesaggista con documenti che coprono prevalentemente un arco cronologico che va dal 1954 al 1995, dove sono presenti disegni e fotografie di documentazione dei giardini, in parte prodotti anche dai figli Fabio e Giorgia negli anni '90. Gran parte della documentazione dei progetti realizzati a Montevideo in Uruguay negli anni '50 è purtroppo andata perduta, fatta eccezione per alcune fotografie.
Nonostante la carenza documentale degli anni formativi e dei lavori giovanili, il fondo archivistico documenta la carriera di uno dei primi architetti paesaggisti italiani del secondo dopoguerra, con una solida preparazione e competenza botanica, in grado di dialogare a livello nazionale ed internazionale con i più importanti paesaggisti del Novecento.
Il corpus documentale organizzato per tipologia documentale nelle seguenti serie: 1. Progetti; 2. Fotografie; 3. Documenti; 4. Materiali a stampa.
Storia archivistica
Ferrante Gorian è stato tra i primi architetti paesaggisti italiani del Novecento. Nasce a Gorizia il 14 aprile 1913 da una famiglia di noti vivaisti e floricoltori sin dalla fine dell'Ottocento. Frequenta il liceo classico di Gorizia, ma interrompe gli studi a causa della morte prematura del padre Raimondo avvenuta nel 1930; decide così di raggiungere a Firenze la sorella maggiore Bruna, dove s'iscrive alla Scuola Regia Agraria di Firenze (ex scuola di Pomologia), per studiare orticoltura e giardinaggio, diventando anche allievo del giovane architetto Pietro Porcinai, e diplomandosi nel 1933. Al termine della Seconda Guerra Mondiale, apre un piccolo vivaio a Grassina e parallelamente collabora con Pietro Porcinai (1946-48), ma il desiderio di nuove esperienze lo portano a trasferirsi nel 1948 con la famiglia in Uruguay, dove inaugura una nuova società di costruzione di parchi e giardini privati. Negli anni 50 a Montevideo Gorian entra in contatto con Roberto Burle Marx, Lucio Costa e altri architetti internazionali ed è funzionario tecnico della Direcciòn de Paseos Pùblicos di Montevideo (1948-60). La sua passione per l'architettura del paesaggio lo porta a conseguire nel 1957 il diploma alla scuola di Apeldoorn in Olanda. Le influenze e la vivacità culturale dell'esperienza sudamericana nutrono i suoi successivi progetti una volta rientrato in Italia nel 1961. Dopo una breve collaborazione a Firenze con Pietro Porcinai, stabilisce il proprio studio di architettura del paesaggio a Treviso e diviene consulente paesaggista con numerosi vivai veneti e friulani (van den Borre, Priola e San Michele del Tagliamento). In ambito pubblico riceve numerosi incarichi: è consulente per il verde del Comune di Gorizia (1968-78); progettista del verde per il Comune di Vicenza nell'ambito del Peep (1968); progetta e costruisce il Parco San Giuliano a Venezia (1980); progetta la Camera di Commercio (1972) e il Cimitero di Gorizia (1992). Opera per conto di una committenza privata illuminata, progettando giardini residenziali, prevalentemente nell'Italia settentrionale, in Svizzera e in Spagna. Inoltre Gorian stabilisce un affiatato sodalizio di collaborazione con gli architetti trevigiani, in particolare con Giuseppe Davanzo e Luciano Gemin. Ad evidenza del suo attivismo in difesa del verde, del paesaggio e del giardino nel suo archivio sono presenti numerosi documenti con Italia Nostra, l'Associazione italiana architetti del paesaggio (AIAPP) e l'International Federation of Landscape Architects (IFLA) delle quali è membro attivo. Muore a Treviso il 9 dicembre 1995.
Storia dei passaggi di responsabilità giuridica
Poco dopo la morte di Ferrante Gorian, gli eredi decidono di riunire i documenti del padre, avviando così un'intensa attività di classificazione di questi materiali eterogenei. In particolare Fabio e Giorgia Gorian descrivono i disegni, la corrispondenza e le fotografie di numerosi progetti. || Fino al momento del trasferimento a Venezia, la documentazione è stata conservata originariamente nell'abitazione del nucleo familiare di via Verga a Treviso. || L'archivio di Ferrante Gorian è stato donato dell'Archivio Progetti dell'Università Iuav di Venezia nel 2018 ed è il primo fondo ad essere interamente dedicato all'architettura del paesaggio e ai giardini. A cura di Teresita Scalco, nel 2019 l'archivio è stato inventariato e nel 2020 valorizzato con il Petit tour "Oltre il giardino. Ferrante Gorian, architetto paesaggista".
Modalità di acquisizione
Il fondo archivistico è stato donato dai figli di Ferrante Gorian: Giorgina, Fiorenza, Alberto e Fabio Gorian.
Data di acquisizione
19 novembre 2018 (Prot. 59911, VI/10.5)
Soggetto conservatore
Soggetto conservatore
Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti
Condizioni di accesso
Accessibile e consultabile, previo appuntamento da concordare scrivendo all'indirizzo: archivio.progetti@iuav.it.
Segnatura attuale
Gorian